Negli ultimi anni si è parlato tanto di orto in casa come un trend del momento. Anche i fiorai, che una volta si limitavano ad avere nel loro negozio tutte le tipologie di fiori possibili, oggi hanno aggiunto piantine di aromatiche, peperoncini e piccoli ortaggi. Più che una moda, mi piace pensare che le persone piano piano, si siano avvicinate alla natura vivendola nel quotidiano e soprattutto trasformando la propria abitazione in un posto davvero ecosostenibile.
L’ORTO IN CASA? E’ SEMPRE ESISTITO

Diciamo la verità, per chi ha avuto un’infanzia felice e la fortuna di conoscere i propri nonni, sicuramente porta con sé il ricordo di cibo buono e sano raccolto nell’orto di famiglia. In alcuni casi, l’orto si trasferiva in casa, sul balcone, perché era indispensabile avere sempre a disposizione i prodotti freschi. Nelle case di campagna, era affiancata alla cucina una zona dove coltivare gli ortaggi utili al bisogno della famiglia, i famosi “conservatory”. Delle stupende strutture, nella maggior parte ricoperte in vetro, dove mettere al riparo tutte le piante necessarie, creando un’area piena di colori e odori “naturali”. La natura ha sempre fornito all’uomo tutto il necessario per il suo sostentamento, ma questo lo abbiamo man mano dimenticato. Certamente il poco tempo a disposizione, la vita di città, i pochi spazi verdi, asfalto e cemento dappertutto, ha creato in noi la consapevolezza che l’orto stia bene solo in campagna. Si preferisce acquistare del basilico chiuso in buste di plastica che prendere una piantina in casa o mangiare insalata già lavata che coltivarla in un vaso sul nostro balcone. Comprendo le dinamiche di una vita piena di cose da fare: lavoro, figli, palestra, impegni e cosi via, ma la tua salute non ha lo stesso un valore importante nella tua vita? Non pretendo sicuramente una produzione da “azienda agricola”, ma sicuramente introdurre cibo sano e controllato nella tua alimentazione, porterà sicuramente giovamento.
OK… MA HO IL POLLICE NERO!

Frasi come: “Sono negato con le piante” o “ le faccio morire tutte” o la più famosa “ho il pollice nero”, sono espressioni inconcepibili per il mio modo di pensare. Solo perché una pianta non sia dotata di schermo touch dove trovare le sue istruzioni, non vuol dire che sia impossibile farla crescere e sviluppare un piccolo orto in casa. Proprio perché siamo sempre pronti ad aggiornarci sulle nuove tecnologie, non comprendo come si possa avere una ristrettezza mentale verso la natura. Pensaci la natura è la prima forma di tecnologia presente sulla terra. Un seme posto nel terreno, riesce a svilupparsi e diventare una pianta. La stessa che ti darà un frutto che porterai in tavola, non è una cosa stupenda? Il punto di partenza, anche per i famosi “pollici neri”, è quello di far tesoro di tutti gli insuccessi e trasformarli in esperienza. Come nelle situazioni della vita, anche nell’orto le scelte fatte nel modo giusto o sbagliato, devono far parte del nostro bagaglio di conoscenze. Non annaffierò più nelle ore calde, perché l’acqua evapora velocemente o rischio di bruciare le foglie; sceglierò il terriccio giusto e non il primo che mi capita; capirò dal colore delle foglie se la mia pianta sta bene o no. Ecco esperienza fatta con il tempo, di certo bisogna provarle tutte per diventare agricoltori urbani esperti. Inoltre puoi sempre chiedere aiuto al tuo smartphone, che in pochi secondi troverà tutte le risposte ai tuoi dubbi.
BASTANO DIECI MINUTI AL GIORNO

Una volta avviato il tuo orto in casa, sistemato con cura tutto e disposto attrezzi e accessori in un posto facilmente raggiungibile, basteranno solo dieci minuti al giorno per prendertene cura. Mi vuoi dire che non trovi dieci minuti da dedicare al benessere della tua famiglia, portando in cucina cibo genuino? Inoltre può diventare anche un piacevole momento per stare insieme ai propri figli più piccoli, che insieme a te si divertiranno fra terriccio, vasetti e piante, imparando praticamente qualcosa in più sulla natura. Puoi anche renderli più responsabili, dandogli il compito in tutta autonomia, di prendersi cura di qualche pianta. All’inizio ho scritto “una scelta ecosostenibile”, perché avere un piccolo orto a “metri zero” sul proprio balcone, è davvero una scelta a favore del nostro pianeta. Pensa al risparmio, oltre che economico, anche in termini d’inquinamento: si riduce la filiera produttiva (meno trasporti), meno buste di plastica in giro, meno sfruttamento dei terreni, meno fitofarmaci usati in agricoltura per accelerare le produzioni e potrei continuare all’infinito. Ora goditi le tue meritate ferie, rilassati e recupera energie, ma al tuo ritorno scegli di essere un piccolo “farmer” urbano, scegli di cambiare la tua vita in meglio beneficiando dei frutti che la natura ci dona ogni giorno.
Un saluto green e buon Ferragosto
Luigi Celano