Cosa ci sarà sulle nostre tavole, per il pranzo di Natale? Le tendenze alimentari che ritroveremo nel 2016
Quando mancano solo pochi giorni all’inizio delle festività natalizie, è ora di pensare al pranzo di Natale. Cosa portare a tavola, nell’anno di Expo? I consigli degli esperti, mai come quest’anno, puntano sul biologico, sul km 0 e su un uso sempre più consapevole delle materie prime, che portiamo sulle nostre tavole.
Le tendenze alimentari del 2016
Il pranzo di Natale, così, diventa una finestra sul 2016 e sulle tendenze alimentari del nuovo anno. Se da un lato continua la preferenza già consolidata per i cibi di stagione, dall’altro inizia a farsi strada una maggiore consapevolezza dell’uso di zuccheri e proteine. Si susseguono proposte di prodotti a basso contenuto di zuccheri e, quindi, di calorie. D’altro canto, è previsto un incremento dei prodotti altamente proteici. Continua a crescere, poi, il mercato del vegetale, che già nell’ultimo anno ha registrato interessanti trend in aumento. Nei prossimi anni, per fare un esempio, si prevede una crescita esponenziale del mercato delle bevande vegetali, come i drink a base di riso, soia, mandorle, cocco e betulla. Infine, sempre più spazio ai cosiddetti cibi free-form. Sulle tavole dei consumatori, anche senza esigenze mediche, trovano sempre più posto cibi privi di glutine, lattosio e altri costituenti considerati “pericolosi”.
Il pranzo di Natale 2015, dunque, potrebbe essere un condensato di tutte queste nuove abitudini alimentari. Innovazioni, che tuttavia non tralasciano la tradizione, ma che anzi la rivisitano.
Un pranzo di Natale a km 0
Un’altra tendenza che negli ultimi anni si fa sempre più strada, è orientata sempre più verso il minor trasporto possibile. Durante le festività, quindi, è possibile organizzare un pranzo di Natale a km 0. Ma cosa sono i prodotti a km 0? Tecnicamente, un prodotto a km 0 è un prodotto venduto alla minore distanza possibile dal luogo di produzione. Ciò non significa necessariamente che il prodotto è realmente a km 0. Piuttosto, questa filosofia spinge affinché la produzione abbia un impatto ambientale quanto più basso è possibile. L’impatto minore, in ogni caso, si ottiene con una produzione casalinga.
Una tendenza, quest’ultima, che negli ultimi anni si fa sempre più strada. Sono sempre di più quei consumatori, infatti, che decidono di prodursi autonomamente i prodotti agricoli necessari alla propria cucina. Per fare ciò, non occorrono grandi investimenti. Per potersi avviare in questo ambito, esistono dei kit come PUF orto in kit e lo Starter Kit x Orto, che consentono di creare il proprio orto casalingo. E per lo spazio? Nessun problema, al posto di grandi appezzamenti di terreno, possono bastare barattoli di latta, bancali di legno e, per i più attenti ai dettagli, la tasca vegetale. Con i prodotti del proprio orto si possono preparare ricette per il pranzo di Natale 2015 sane, che producono un impatto ambientali minimo.